Prestazioni e attività complementari

Desidero chiedere le prestazioni complementari. Quanto incide la sostanza sul diritto a percepire queste prestazioni?

L’ammontare delle prestazioni complementari (PC) risulta dalla differenza tra le spese riconosciute e i redditi computabili. Anche la sostanza svolge un ruolo importante sotto vari aspetti (ad es. dopo la deduzione della franchigia, una parte della sostanza, la cosiddetta erosione della sostanza, confluisce nel calcolo delle prestazioni complementari). Questo aspetto cela alcune insidie e bisogna sapere che: donare la propria sostanza, spenderne una parte considerevole o trasferirla agli eredi mentre si è ancora in vita rischia di precludere il diritto futuro alle prestazioni complementari.

Rinuncia alla sostanza e conseguenze sul diritto alle prestazioni complementari

Hanno diritto alle prestazioni complementari soltanto le persone la cui sostanza si situa al di sotto di una determinata soglia. Per le persone sole, tale soglia è di 100 000 franchi, per le coppie sposate di 200 000 franchi e per ogni figlio di 50 000 franchi. Il valore degli immobili occupati dai proprietari stessi non è preso in considerazione.
Nella sostanza sono calcolati anche i redditi e gli elementi della sostanza ai quali una persona ha rinunciato volontariamente alienando parti di sostanza senza esservi giuridicamente tenuta (ad es. donazione, anticipo sull’eredità) o senza ricevere una controprestazione equivalente (ad es. vendita di un immobile ampiamente al di sotto del prezzo di mercato). Si tiene conto anche di un ipotetico provento della sostanza derivante dalla sostanza a cui si è rinunciato. Nell’ambito delle prestazioni complementari, la rinuncia a elementi della sostanza è calcolata come se la sostanza fosse ancora disponibile. La sostanza così calcolata si riduce di 10 000 franchi all’anno a partire dal 2° anno dell’atto di rinuncia, senza che vi sia tuttavia un «termine di prescrizione».

Riforma delle prestazioni complementari e nuova regolamentazione

Con la riforma delle prestazioni complementari, la rinuncia alla sostanza è stata estesa anche ai casi in cui una parte considerevole della sostanza viene consumata in breve tempo. Così, una persona con una sostanza fino a 100 000 franchi può consumarne al massimo 10 000 franchi all’anno, mentre con una sostanza superiore ai 100 000 franchi può consumare al massimo il 10 % all’anno. Fanno eccezione l’erosione della sostanza e la diminuzione della sostanza per validi motivi (ad es. spese per il mantenimento del valore di proprietà immobiliari, spese di malattia e di invalidità, spese per il proprio sostentamento, se il reddito percepito è insufficiente). Queste modalità di calcolo si applicano alle beneficiarie e ai beneficiari di rendite AI a partire dall’inizio dell’erogazione della rendita. Per le persone che percepiscono una rendita AVS vengono considerati anche i dieci anni che precedono l’inizio del diritto alla rendita. L’eventuale consumo eccessivo della sostanza può tuttavia essere considerato in ogni caso soltanto a partire dal 2021. Qualora si sostengano spese di notevole entità si consiglia di conservare le ricevute.

Dr. iur. Agnes Atteslander
Avvocata